Psicologia Giuridica: Valutazioni e Consulenze

Psicologia Giuridica: Valutazioni e Consulenze

Valutazioni e Consulenze:

Il Consulente Tecnico di Parte (CTP) viene nominato dall’avvocato al fine di garantire la corretta tutela dei diritti del proprio cliente nell’ambito del processo; in particolare, prendendo parte alle indagini, egli si impegna affinché il CTU e il consulente di controparte adottino metodologie corrette ed esprimano pareri pertinenti ai dati raccolti e supportati dalla letteratura specialistica. Nell’esercizio del proprio incarico di CTU o di CTP, gli psicologi devono possedere un’adeguata formazione ed esperienza nella materia oggetto della valutazione, nonché delle norme e dei codici che regolano la materia giuridica e i rapporti tra consulenti e organi giudiziari. L’intervento dello psicologo forense, in caso di separazioni coniugali, può rappresentare uno spazio di conoscenza utile a promuovere una maggiore consapevolezza delle problematiche connesse al mutamento della situazione familiare e a favorire le risorse genitoriali e familiari funzionali al benessere dei minori. Lo psicologo sempre più frequentemente viene interpellato dall’interessato o dall’avvocato dello stesso prima di presentare il ricorso in tribunale, proprio per trovare supporto in una valutazione specialistica, ad esempio sulla capacità genitoriale del cliente e/o sulla situazione dei minori. Egli può esprimere il proprio parere nel caso in oggetto, suggerendo eventuali approfondimenti o interventi, integrando le proprie competenze specialistiche con quelle dell’avvocato. La consulenza psicologica è necessaria ai fini della valutazione dello stato psicologico della persona, ad esempio nei casi di interdizione e inabilitazione, di proposta di amministrazione di sostegno. Nelle consulenze sulla valutazione del danno non patrimoniale, lo psicologo ha il compito di svolgere una complessa valutazione diagnostica circa l’eventuale presenza di un danno psichico e/o di pregiudizio alla vita abituale della persona; l’oggetto della valutazione psicologica è la salute mentale e il benessere psicologico, e come tale di competenza dello psicologo. Infatti, lo psicologo è abilitato formalmente ad effettuare attività di diagnosi psicologica in base all’art.1 della Legge n. 56 del 1989 (Ordinamento della professione di Psicologo). La psicologia è la scienza che studia il comportamento e le funzioni mentali normali e patologiche. L’attività di diagnosi psicologica ricomprende quindi al suo interno, come caso specifico, la diagnosi psicopatologica. Tale posizione risulta consolidata storicamente, scientificamente e giuridicamente. Eventi traumatici come incidenti automobilistici, aggressioni, lutti, situazioni di vita difficili, infatti, spesso ingenerano, nelle persone che li subiscono, caratteristiche sintomatologiche che generalmente afferiscono a disturbi d’ansia, dell’umore, dell’adattamento e così via. La nozione di “danno” implica una relazione causale con la sintomatologia eventualmente rilevata.

Riferimenti: “Area di pratica professionale PSICOLOGIA GIURIDICA E FORENSE”, a cura del Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi, “La CTU psicologica in ambito civile nel diritto di Famiglia e nel Danno Non Patrimoniale”, lavoro di studio, ricerca e confronto interdisciplinare nell’area professionale della psicologia giuridica, a cura dell’Ordine degli Psicologi del Veneto.